sabato 21 novembre 2009

PROTESTA E PASSIONE, IL FLAMENCO


La cultura del Flamenco si sviluppa in Spagna nella bassa Andalusia,la zona che comprende Jerez de la frontera ,Cordova e Sevilla,in principio nasce come espressione elitaria, privilegio di pochi,dall'incontro della musica andalusa,ricca di note orientali dovute alla lunga dominazione degli arabi sul territorio spagnolo ed al patrimonio espressivo del popolo gitano stanziatosi nella penisola iberica a partire dal 1500.Si tratta quindi di una cultura popolare consolidata nel tempo rivista e reinterpretata dal  particolare virtuoso e colorito modo ,che è proprio degli zingari di tutto il mondo.

Ad Ibiza il Flamenco è una cultura molto diffusa,soprattutto tra i gitani ibizenchi,tradizione millenaria è lo spettacolo nel baluardo di S.Lucia  che quasi ogni anno è presentato nel periodo di dicembre.Popolare e folcloristico il Flamenco viene ballato ovunque in piazza,nei  ristoranti,alle fiere ,ai mercati di ibiza e anche come omaggio negli eventi importanti.      Sull' isola di Ibiza  tante sono le scuole di Flamenco ma quest'arte  nasce dal prioprio essere ,per  una danza cosi' imponente ,il modo per capirne la vera essenza è impararla da chi ne porta avanti  le tradizioni,  numerosi ad ibiza.

L'origine della parola Flamenco non è ancora chiarissima,uno dei significati attribuiti deriva dalla parola araba Fellahmengu  ,tradotto "contadino senza terra" per altri deriva da "Los Flamencos" che significa  "I Fiamminghi" ovvero quel popolo che nei primi del 600' combatté nell'esercito delle Fiandre ricoprendosi di gloria.Per altri deriva da Flamencos,ovvero fenicotteri ,in relazione con le piume sgargianti dell'animale e i costumi variopinti tipici dei gitani.


I gitani raccontano la loro storia nel Flamenco,storie difficili di un popolo spesso mal visto e perseguitato.Con l'arrivo in Spagna si fecero conoscere come condottieri cristiani,da qui cominciarono le espulsioni e le torture,dovevano abbandonare i pripri usi e costumi,pena il taglio delle orecchie.Per questo motivo che il Flamenco racchiude questa forza e questo dolore come un segno di protesta i piedi tengono forte il ritmo e la voce intona quei tipici lamenti cosi' particolari e caratteristici solo di questa musica,rendendola inconfondibile.È difficile non lasciarsi coinvolgere da storie di amori non corrisposti,famiglie spezzate,lavori forzati,per questo il Flamenco ha in sé qualcosa di magico,un'espressione comprensibile  solo da  pochi,i gitani si considerano gli unici depositari di questa arte,in grado di ipnotizzare con la sua musica popoli di ogni parte del mondo.


Un'altra teoria sulla nascita del "Cante Jondo" (canto grande) in Andalusia ,è ben piu' antica e deriva dalla parola indiana,Kathak,una energica danza indiana portata dall'Egitto dagli Spagnoli intorno al 1420.Tipiche del Flamenco le nacchere che servono a marcare di piu' il ritmo insieme ai piedi.Un'altra realtá del Flamenco è quella dei non gitani in Andalusia "i Payos" che ha permesso una estensione piu' vasta di questa cultura.


  Non possiamo pero' dimenticare alcuni artisti geniali del Flamenco come l'italiano Silverio Fraconetti (1839-1889),Antonio Chacon (1869-1929),Pepe Marchena e tanti altri tutti "payos" cioè non gitani,senza i quali questa meravigliosa arte mai avrebbe raggiunto la dimensione universale che ha oggi.


I ritmi del Flamenco si chiamano "palos" costituiscono un codice unico su cui i cantanti e chitarristi si basano ,si esprimono liberamente ma usando tutti uno stesso linguaggio,i palos sono circa una cinquantina e solitamente prendono il nome dal luogo da cui provengono ad es ; Sevillanas de Sevilla,Alegria de Cadice,Buleria di Jerez.É quindi importante che l'artista conosca questi ritmi per poi  personalizzarli in abbinamento con i piedi ,il battito delle mani,e la voce.


La musica zingara è quella che piu' evidenzia la differenza tra le culture musicali,questo perchè il temperamento zingaro nella musica è un virtuosismo diabolico ,da togliere il fiato mai uguale ma sempre colorato,  un sentimento ,quasi un'angoscia dionisiaca.


I movimenti lenti e il languore esasperato,la nostalgia e la malinconia più tenera e piu' crudele,nel Flamenco non conta il suono puro e leccato imposto dagli accademici conservatori,c'è foga scatenamento dei sensi ,l'espressivitá trasmessa costantemente ,totalmente,un suono troppo umano per essere percepito senza il totale sconvolgimento dell'essere.

1 commento:

  1. Foto :
    1ª sinistra da photobucket By 55salvo55 -
    2ª / 4ª destra da "Flamenco, flamenco" l'ultima opera di Carlos Saura.
    Joaquin Cortéz e imagenes google.

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